Ieri sera, le voci delle industrie culturali e creative provenienti da tutta Europa si sono riunite al Parlamento europeo con un messaggio comune: i responsabili politici dell'UE devono sostenere i principi di trasparenza, consenso e protezione dei creatori nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nei settori culturali e creativi.
Presentato dagli eurodeputati Brando Benifei e Michael McNamara, l'evento ha riunito personalità di spicco dell'intero panorama creativo europeo, tra cui il co-fondatore degli ABBA e presidente CISAC Björn Ulvaeus, Olivier Nusse (Universal Music France), Christian van Thillo (DPG Media), Anne-Sylvie Bameule (Actes Sud) e Jesús Badenes del Río (Planeta Books Division). L'evento ha visto la partecipazione di un'ampia gamma di creatori e artisti, a dimostrazione dell'ampiezza dell'interesse e della coesione che caratterizzano il settore.
Intervenendo a nome di un'ampia coalizione di autori, artisti, editori, produttori e imprese culturali, i partecipanti hanno espresso profonda preoccupazione per l'attuale direzione dell'attuazione delle politiche in materia di IA nell'UE. Hanno sottolineato la necessità di un coinvolgimento significativo del settore creativo nella definizione degli standard che disciplineranno lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA, in particolare quando riguarda i contenuti creativi.
Björn Ulvaeus, co-fondatore degli ABBA e Presidente CISAC, ha dichiarato: "Non dobbiamo mai lasciarci sedurre dalla falsa idea che, nella corsa sfrenata verso il nuovo mondo dell'intelligenza artificiale, gli interessi dei creatori debbano essere messi da parte. Questo approccio non funzionerà: né per il settore creativo, né per l'economia, né per la cultura, né tantomeno per il settore tecnologico, i cui ingenti ricavi derivanti dall'intelligenza artificiale, non dimentichiamolo, derivano da opere creative protette da copyright realizzate da esseri umani. La visione deve essere vantaggiosa per i creatori e per l'industria tecnologica. Ciò può avvenire solo con una legislazione che tuteli realmente ed efficacemente i creatori".
Olivier Nusse, CEO di Universal Music France, ha sottolineato che "un'IA responsabile è al servizio degli artisti e non li sostituisce. Collabora con i creatori, non li sfrutta. Dovrebbe elevare la cultura, non indebolirla. Perché senza artisti e autori, non c'è cultura da proteggere. I diritti di proprietà intellettuale esistono per proteggere la creatività umana. Solo la musica creata dagli esseri umani dovrebbe ricevere protezione della proprietà intellettuale, non le canzoni prodotte dall'IA senza alcun contributo creativo".
Stay True to the Act, Stay True to Culture
L'evento è parte della campagna del settore creativo "Stay True to the Act, Stay True to Culture". Questa iniziativa sottolinea un appello condiviso affinché trasparenza, consenso e remunerazione siano al centro dell'implementazione dell'intelligenza artificiale. La coalizione ha sottolineato che l'intelligenza artificiale e la creatività possono prosperare insieme, se le regole rispettano le persone il cui lavoro alimenta queste tecnologie.
La piattaforma dell'iniziativa con ulteriori dichiarazioni è disponibile qui.
Per ulteriori informazioni contattare: brussels@ifpi.org