AI, la musica entra nella terza era digitale: gli accordi per i diritti
Dopo le prime indiscrezioni relative a trattative in corso tra le etichette musicali e le piattaforme di AI generativa sono arrivati gli annunci di partnership che nel frattempo si sono concretizzate. Di Universal Music Group con Udio da una parte e con StabilityAI dall’altra. Vale la pena di analizzare questi primi annunci perché rappresentanola prima reale definizione di un modello di business sostenibile nell’ultima e più pronunciata rivoluzione digitale che ha accompagnato l’industria musicale in questi anni. Accordi tra major musicali e aziende AI L’accordo raggiunto tra Universal Music Group e Udio, una piattaforma di creazione musicale basata sull’intelligenza artificiale, è sicuramente storico perché da un lato risolve il contenzioso per violazione del copyright e dall’altra proietta l’industria musicale verso una nuova esperienza innovativa di creazione, consumo e streaming musicale. Accordo con Udio Secondo quanto annunciato dalle aziende, oltre all’accordo legale compensativo, i nuovi contratti di licenza per musica registrata ed editoria offriranno ulteriori opportunità di guadagno per gli artisti e gli autori di UMG. Si prevede una nuova piattaforma di Udio nel 2026, che sarà alimentata da una tecnologia AI generativa all’avanguardia ma addestrata su musica autorizzata e concessa in licenza. Un innovativo modello in abbonamento che dovrebbe trasformare l’esperienza del fan di musica, creando un ambiente protetto e regolamentato per personalizzare, ascoltare in streaming e condividere musica in modo responsabile sulla piattaforma Udio. L’attuale prodotto di Udio, che è all’origine della causa legale, resterà disponibile durante il periodo di transizione, ma con creazioni controllate in un wallet garden e il servizio modificato in vari modi — tra...
03/11/2025

