Sono passati diversi anni da quando fu pubblicato lo studio internazionale dal titolo “The mastering of a music city”, un manuale strategico per costruire l’economia di una città anche grazie alla musica e alla sua vibrante forza di coinvolgimento di una comunità. Austin, Liverpool, Melbourne, Memphis, Toronto sono solo esempi di città che hanno costruito un’economia legata alla musica e al turismo attraverso un’attenta collaborazione tra istituzioni e privati.
E proprio a Toronto, nel 2016, inizia la storia di Milano Music week, la culla virtuosa di un progetto arrivato oggi alla terza edizione e presentato dal Sindaco Giuseppe Sala e dall’Assessore alla cultura Filippo Del Corno in un’affollatissima conferenza stampa a Palazzo Marino. Proprio nella città canadese, in un confronto tra amministrazioni cittadine e imprese del settore musicale, si iniziò a riflettere sulla possibilità di affiancare alle iniziative più rilevanti della città di Milano, come la fashion week e la design week, anche un momento dedicato alla musica e alla filiera che contribuisce alla creazione e al sostegno dei talenti artistici che creano contenuti musicali.
Milano in questo senso è una delle grandi città della musica. Nel capoluogo lombardo risiedono le principali case discografiche, gli editori storici, le nuova piattaforme streaming, le grandi agenzie di live, i network radiofonici e le tv musicali: un complesso economico che vale 3,6 miliardi di euro, il 47% del totale nazionale e che occupa circa settemila persone.
La collaborazione virtuosa tra l’amministrazione cittadina e alcuni organismi del settore ha mostrato una forza incredibile di coinvolgimento delle categorie. SIAE, in rappresentanza di autori ed artisti, Assomusica, per i manager e il mondo del live, Nuovo Imaie, per artisti e interpreti e FIMI, la Federazione delle major discografiche, hanno sostenuto e spinto un progetto che oggi coinvolge tutta la città in una settimana di musica, dal 18 al 24 novembre 2019.
Il curatore della rassegna, Luca De Gennaro, grande timoniere ed esperto dirigente di MTV e Viacom, ha messo insieme una foltissima agenda di appuntamenti e che raccoglie più di 250 artisti da 33 Paesi, 90 luoghi della città, che diventa il palcoscenico di 300 appuntamenti: 117 concerti, 41 dj set, 125 incontri, due premi e sei mostre.
Una settimana all’insegna del motto “Music lives here”, che ha fatto affermare al Sindaco Sala: “Mi sta a cuore che si scoprano luoghi milanesi, che è la cifra anche di questa edizione. La musica ormai ha un ruolo centrale nell'offerta culturale della città, e noi dobbiamo ambire a fare di Milano una music city come le altre sparse nel mondo. Con spirito ambrosiano, senza estemporaneità. Perché non servono gli eventi di grande impatto, serve costruire e crescere passo dopo passo”.
E infatti Milano Music Week vivrà in tantissimi luoghi della città dove ogni giorno si produce cultura e intrattenimento: club, teatri, università, scuole professionali, studi di registrazione, case discografiche, locali, luoghi non convenzionali dove si suonerà e si parlerà di musica. Non solo concerti dunque, ma un insieme di eventi per immergersi nell’incredibile e coinvolgente mondo della musica, dove si creano le emozioni che vengono trasmesse attraverso canzoni e composizioni. Un modello vincente legato alla città che oggi in Italia ha costruito una sua vocazione internazionale nell’era dello streaming senza confini.