L'utilizzo e la valorizzazione dei contenuti digitali
risultano influenzati non solo e non tanto dalla disponibilità
delle nuove tecnologie ma anche e soprattutto dalle modalità di
utilizzo: al concetto di digital divide si affianca quello di
cultural divide
Tra le nuove generazioni, ed in particolare per i bambini
sotto i 14 anni, la dieta mediatica giornaliera risulta
molto diversificata. La TV continua a richiamare molto l'attenzione
dei giovani (tempo medio 1h e 45 minuti al giorno); cresce però
anche il tempo trascorso sulle consolle dei videogiochi ( in media
40 minuti) e sui pc (circa 1 ora al giorno)
La popolazione tecnologica italiana oggi può essere suddivisa
tra Technofan, coloro cioè che usano la rete prevalentemente
per svago, prediligono contenuti digitali ludici e relazionali,
sono multitasking, usano le tecnologie più evolute applicando una
filosofia "usa e getta" ed una logica strumentale ed
Eclettici che fanno delle tecnologie un uso integrato
all'interno della loro vita quotidiana, lo concepiscono come
strumento al servizio dei loro interessi, per le loro attività
sociali e lavorative e per accedere a contenuti culturali e di
intrattenimento
Le nuove generazioni nate da famiglie Technofan
tendono a rimanere fortemente legate ad un concetto di rete come
gioco,con una spiccata complicità dei genitori che spesso competono
con i loro figli
Le nuove generazioni nate da famiglie di
Eclettici, tendono a non seguire le orme dei genitori
spostandosi anch'essi verso un uso della tecnologia sempre più
spinto ma sempre meno in grado di produrre valore
L'attuale segmentazione della società italiana ci permette di
affermare che oggi solo il 31% della popolazione utilizza la rete
in modo abituale, rispetto ad un 65% che predilige ancora strumenti
tecnologici e culturali tradizionali, come la televisione, la
radio, i cd e i libri. Da questa prima considerazione risulta
evidente che l'Italia, anche rispetto agli altri paesi europei, sia
ancora molto indietro nello sviluppo e nella diffusione delle nuove
tecnologie e conseguentemente anche nell'uso dei contenuti
digitali.
La popolazione più avanzata da un punto di vista tecnologico,
assume però comportamenti differenti nell'utilizzo dei diversi
device e dei contenuti digitali disponibili. La rete diventa un
luogo dove si possono fare attività molto diversificate tra loro ed
in grado di rispondere alle diverse esigenze di chi la utilizza:
rete come valore; rete come gioco; rete come
community.
Secondo i dati relativi all'accesso ad internet da parte
popolazione italiana, si nota come le fasce di età comprese tra i
35 e i 54 anni siano quelle con maggiori potenzialità di crescita,
seppur risultino ancora essere minoritarie rispetto al 37% della
popolazione che ha più di 55 anni e che evidenzia un forte ritardo
tecnologico.
L'analisi delle diverse modalità di fruizione delle nuove
tecnologie e delle dinamiche familiari ad esse legate,
rappresentano i punti salienti dell'edizione 2008 dell'indagine
realizzata dalla società Nielsen per conto dell'Osservatorio
permanente sui contenuti digitali, presentata oggi a Milano.
Un primo significativo dato, già emerso nella ricerca 2007 e
riconfermato dall'indagine più approfondita effettuata quest'anno
sui cluster più innovativi (Technofan ed Eclettici), riguarda
l'utilizzo più evoluto degli strumenti tecnologici, che dipende non
tanto da un uso frequente ed aggiornato delle tecnologie stesse,
quanto soprattutto da un approccio consapevole al loro utilizzo,
che deriva da competenze e conoscenze acquisite grazie alla
formazione, allo studio e al consumo di contenuti culturali e di
intrattenimento. E' necessario quindi parlare non più solo di
digital divide ma di cultural divide.
La popolazione tecnologica italiana può essere suddivisa in
due distinte fasce: i Technofan, coloro cioè che usano la
rete più come un diversivo, una palestra di divertimento e di
relazioni interpersonali o di gruppo e gli Eclettici che
frequentano il web in modo molto diversificato. Ciò che in qualche
modo distingue le due categorie è proprio una differente modalità
di gestione delle tecnologie nella propria vita.
I primi prediligono contenuti ludici, danno molta importanza
al mezzo tecnologico da loro usato (deve sempre essere quello più
evoluto), sono multitasking e spesso sono abituati al consumo "usa
e getta". Visitano siti di sport, auto o moto, videogiocano,
chattano, comunicano attraverso strumenti di social network,
utilizzano il videosharing. Si tratta quindi di un uso molto
strumentale, concentrato maggiormente sulla pura innovazione
tecnologica e poco integrato con tutti gli altri aspetti della
vita.
Per gli Eclettici invece le tecnologie sono diventate
uno strumento evoluto della loro quotidianità, finalizzato sia alla
ricerca di servizi e informazioni, sia alla gestione dei loro
interessi e delle loro attività sociali e lavorative. Utilizzano i
principali motori di ricerca, prenotano le proprie vacanze online,
visitano siti di news e di finanza, usano regolarmente l'home
banking, acquistano contenuti culturali e altri servizi attraverso
la rete, oltre che sfruttare la rete stessa come strumento di
comunicazione e di intrattenimento.
Tra le nuove generazioni, la cosiddetta Digital Generation, la
dieta mediatica giornaliera risulta essere molto diversificata: si
stanno infatti affermando sempre più i social network, i forum, i
blog, la messaggistica istantanea e il fenomeno degli user
generated content.
Anche le dinamiche familiari rispetto alle nuove tecnologie
hanno differenti equilibri: dall'indagine emerge infatti che i
figli di famiglie Technofan rimangono tendenzialmente anche
loro Technofan mentre le nuove generazioni nate da famiglie
di Eclettici tendono a diventare anche'esse
Technofan. Nonostante infatti vi sia da parte delle famiglie
una grande attenzione nella formazione dei loro figli (es. li
accompagnano a visitare mostre, musei, vanno con loro a teatro, al
cinema, spendono molto tempo insieme utilizzando il pc) i ragazzi
preferisconoprendere come modello di riferimento i coetanei o
comunque le fasce di età a loro più vicine.
Vi è inoltre, in generale, una grande difficoltà dei genitori
nel guidare e affiancare i propri figli nella crescita
dell'utilizzo delle tecnologie, in quanto spesso prevale la voglia
di essere riconosciuti come esperti e sempre al passo con le ultime
novità, mettendo in atto un meccanismo "competitivo" che di fatto
riduce il loro ruolo autorevole di controllo.
Se questi trend dovessero trovare conferma l'Italia del domani
sarà prevalentemente Technofan aprendo così scenari nuovi sia sul
fronte delle nuove tecnologie, sia per l'industria dei contenuti,
sia per lo sviluppo futuro del Paese.
In allegato la ricerca Nielsen