Decine di nuovi modelli per distribuire, scoprire ed ascoltare
musica. La promozione e il marketing nell'era del social
networking. Youtube, Myspace, Twitter e Facebook sono ormai i nuovi
canali dell'industria musicale per entrare in contatto con i
consumatori del web 2.0. Questi i protagonisti della versione
italiana del Digital Music Report 2009 presentato da FIMI oggi a
Roma, in occasione del convegno "Diritto di Rete" organizzato da
Altroconsumo su Internet, diritto d'autore e libertà d'informazione
in rete."Molti ritengono ancora che le case discografiche si
muovano controcorrente nell'era digitale, in realtà l'innovazione e
le tecnologie più avanzate sono ormai parte integrante del mercato
discografico e delle competenze aziendali" ha dichiarato Enzo
Mazza, presidente della Fimi.Un mercato, quello digitale, che nel
2008 a livello mondiale, ha generato un fatturato pari a 3,7
miliardi di dollari, crescendo del 25%. Lo scorso anno sono stati
1,4 miliardi i brani scaricati attraverso la rete ed oggi le nuove
piattaforme digitali ricoprono il 20% di tutto il mercato
discografico mondiale, un dato notevole se confrontato con il 4%
del cinema e dell'editoria. Ormai il lancio di un nuovo album
prevede una stretta integrazione tra tutti i media con particolare
attenzione ai fenomeni legati al social networking."Molte aziende
di tecnologia si stanno avvicinando alla musica perchè hanno
compreso che è un elemento fondamentale per favorire il business e
le case discografiche hanno accordi di licenza sempre più
flessibili che consentono di mettere a punto modelli di offerta che
si adattano alle esigenze dei consumatori" ha concluso il
Presidente Enzo Mazza.
In allegato il nuovo rapporto sulla musica digitale versione
italiana