IFPI, l'organizzazione che rappresenta l'industria discografica in tutto il mondo, ha pubblicato oggi Music Listening 2019, il report - noto negli anni passati come Music Consumer Insight Report - che esamina le modalità di consumo di musica nelle fasce d’età comprese tra 16 e 64 anni nei principali 21 mercati del mondo.
Questi gli highlights del report globale:
- L'ascolto di musica è centrale: gli intervistati in genere trascorrono 18 ore alla settimana ascoltando musica - un dato in rialzo, rispetto alle 17,8 ore del 2018.
- Tutti amano la musica: più della metà delle persone (53%) si identifica come "amante" o "fanatico" della musica. Tra i 16-24enni, il dato aumenta al 63%.
- Le fasce d’età avanzata si avvicinano sempre più ai servizi di streaming audio: il 64% di tutti gli intervistati ha avuto accesso a un servizio di streaming musicale nell'ultimo mese, con un aumento di circa il 7% rispetto al 2018. Il tasso di crescita più elevato si registra nell'età compresa tra 35 e 64 anni: 54% (che segna + 8% rispetto all’anno precedente).
I punti salienti del mercato italiano:
- Il repertorio locale continua ancora a dominare il mercato italiano (60,6%), seguito da rock (53,9%), cantautorato (48,9%) e soundtracks (31,9%). Non si arresta il trend dell’hip-hop/rap nei giovani dai 16 ai 24 anni (53,2%), che quest’anno segnano un interesse crescente anche per il latin (37,6%).
- La pervasività dello streaming riguarda anche le fasce d’età più grandi: nell’utilizzo del formato si registra infatti un incremento dell’8% sia nei 45-54 anni (51%) che nei 55-64 (40%). In generale, il 57% consuma musica solo attraverso servizi di audio streaming: tra le motivazioni, l’accesso immediato a un catalogo immenso (63%) e la possibilità di selezionare la musica preferita (53%).
Metodologia
IFPI ha condotto una ricerca su scala globale tra Aprile e Maggio 2019, attraverso un campione demograficamente rappresentativo della popolazione d’età compresa tra 16 e 64 anni nei seguenti mercati: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Russia, Sudafrica, Sud Corea, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti - lo studio è stato condotto anche in Cina e India, ma i risultati di questi due paesi non sono inclusi nei dati "globali". Queste nazioni rappresentano il 92,6% dei ricavi del mercato musicale globale nel 2018, come evidenziato dal Global Music Report 2019.
In totale sono stati intervistati 34.000 utenti: campioni di quote rappresentative a livello nazionale tra 1.000 e 3.000 intervistati sono stati stabiliti in base alla dimensione della popolazione e alla struttura demografica. Ciò ha assicurato un errore standard di +/- 3%, con un livello di affidabilità del 95%.
La progettazione, la costruzione e l'analisi dei dati sono state condotte da IFPI con attività sul campo organizzate da AudienceNet.