Superati i 5 miliardi di dollari di fatturato, con oltre il 32 %
del mercato a livello globale, con Corea e USA che superano il 50%
del totale: la musica digitale rimane il settore più vivace nel
processo innovativo in atto nel settore dei contenuti digitali.
In Italia le prospettive sono sempre più interessanti grazie ad un
mix di connessioni mobili, nuovi device ed e-payment. Secondo
un'analisi di Fimi-Confindustria, l'evoluzione della musica
digitale in Italia passerà sempre di più per tablet e smartphone,
con una decisa spinta sulla mobilità rispetto all'attuale scenario
legato al download da pc. Con ottime prospettive di sviluppo.
FIMI ha elaborato i dati sulla base delle ricerche del Politecnico
di Milano, dell'osservatorio di Between, di Nielsen e ComScore,
declinando il futuro dei consumi musicali digitali nel nostro
Paese. La crescita della banda larga mobile è legata soprattutto a
smartphone e tablet. Oggi vi sono in Italia 95 milioni di sim con
oltre 48 milioni di utenti: è la conferma che il futuro mobile dei
contenuti è sempre più vicino.
Gli utenti mobili italiani, che nel 2011 hanno utilizzato un mobile
media per fare web browsing, scaricare applicazioni e contenuti,
sono stati il 43 %, segnale di forte cambiamento negli stili di
consumo (alla fine del 2011 l'installato di smartphone in Italia
era di oltre 21 milioni di apparecchi). Più i consumatori si
spostano su tablet e smartphone, più cresce la spesa legata alla
musica rispetto al consumo "free" che ha contraddistinto ad esempio
il mondo della banda larga fissa. Secondo Nielsen, gli utilizzatori
italiani di tablet risultano essere al secondo posto, dopo quelli
americani, nell'acquisto di musica (20%). Sul futuro giocano anche
un ruolo fondamentale il mobile payment (nel 2011 gli italiani, tra
mobile commerce e mobile remote payment, hanno speso 500 milioni di
euro) e la grande predisposizione dell'utente italiano verso i
social network, dove l'80 % degli utilizzatori di internet è attivo
(la più alta media al mondo).
Da rilevare anche che secondo un recente ricerca di Ofcomm,
l'autorità britannica per le comunicazioni, nell'ascolto di musica
tramite device mobili, gli italiani sono al 54 %, ben al di sopra
di UK, con il 45 % e di USA con il 40 %. Il servizio di streaming
musicale Deezer già oggi segnala che il 60 % di nuovi abbonati
arriva da uno smartphone. Considerando anche la crescita dello
streaming musicale, che si prevede supererà il download nel 2014, e
la velocità di 20 Mbps su banda mobile a disposizione degli utenti
italiani nei prossimi anni, è molto evidente che le prospettive del
mercato digitale italiano sono sicuramente interessanti