Da una ricerca condotta dalla Fondazione Einaudi di Roma sul
tema della fruizione dei contenuti digitali attraverso il P2P,
emerge una conferma particolarmente preoccupante: un terzo di
coloro che scaricano musica da Internet in modo illegale, ha
diminuito pesantemente la propria capacità di acquisto
Una fotografia sul mondo dei contenuti digitali e del loro
utilizzo, con particolare attenzione al fenomeno del file sharing:
questo è stato il filo conduttore di un'ampia e diversificata
ricerca condotta dalla Fondazione Einaudi di Roma.
I risultati che emergono dall'indagine, sottolineano un calo
negli acquisti dei cd del 30% per coloro che usano sistemi p2p e
confermano importanti studi di livello internazionale (quali ad
esempio NPD Digital Music Study del dicembre 2005 e la Ricerca
IFPI/Jupiter del novembre 2005) che avevano riportato dati analoghi
a livello globale.
L'impatto della pirateria digitale è stato evidente anche in
Italia. Tra il 2001 e il 2006 i cd venduti sono passati da 43
milioni a 26 milioni, mentre il fatturato è calato di oltre il
35%.
Segnali più confortanti sono arrivati invece negli ultimi mesi
sul fronte della musica scaricata legalmente nel nostro Paese. Dati
che però non compensano i trend negativi che si registrano nel
mercato tradizionale. Tra ottobre 2006 e marzo 2007, il download
legale è cresciuto del 103% (fonte Soundscan) superando per la
prima volta sia gli indici di crescita della banda larga sia quelli
del P2P (cresciuto del 21 %, fonte Netratings), questo nonostante
il fatto che in Italia, tra il 2005 e il 2006, la banda larga sia
cresciuta solamente del 3% a fronte di una media europea del 4,4 e
del 5,2% di Francia e UK.
"E' evidente che i forti limiti all'espansione della banda larga
in Italia stanno penalizzando lo sviluppo del mercato legale - ha
commentato Enzo Mazza, Presidente di FIMI. Ogni punto percentuale
in più di penetrazione di broadband, porterebbe ampi benefici anche
al download legale che sta conquistando molti consumatori, come è
testimoniato dai risultati dello scorso marzo, con quasi mezzo
milione di brani venduti in rete in Italia"
Accanto ad un'offerta legale, ampia e di qualità, deve però
contrapporsi anche una forte tutela legale dei contenuti. E'
importante infatti colpire radicalmente l'offerta di contenuti
illeciti, soprattutto condivisi attraverso le reti p2p su larga
scala. La normativa italiana in vigore è su tale fronte
all'avanguardia con livelli proporzionati di sanzione a seconda
della gravità della violazione.
Di seguito il link dal quale poter scaricare la ricerca
completa: http://www.libercom.it/