SCF: IN ITALIA IL BUSINESS DELLA MUSICA D’AMBIENTE CRESCE

SCF presenta il bilancio 2007: + 50% per le royalties raccolte per la musica diffusa nei pubblici esercizi. Obiettivo: 50 milioni di euro di fatturato entro il 2010, con ritmi di crescita annui di oltre il 20%

In Italia il mercato della musica d'ambiente vale complessivamente 34,6 milioni di euro e cresce del 6% rispetto all'anno precedente: sono i dati che emergono dal bilancio 2007 di SCF, il consorzio che in Italia gestisce, per conto di artisti e produttori discografici, i diritti relativi all'utilizzo in pubblico di musica registrata. Significativo è stato lo sviluppo del settore della diffusione al pubblico, ovvero l'utilizzo di registrazioni musicali in contesti pubblici e attività commerciali come bar, ristoranti, alberghi, palestre, durante eventi e manifestazioni.

La crescita in quest'area è raddoppiata rispetto all'anno precedente, con un fatturato di 8,8 milioni di euro (+ 2,9 milioni di euro rispetto al dato 2006).
All'interno di questo segmento, si registra il boom nella raccolta di diritti presso pubblici esercizi, prevalentemente bar: da 30.600 euro nel 2006, balzano a 648.000 euro nel 2007, con un incremento di oltre il 2000%. Determinante nel raggiungimento di questo risultato è stata l'implementazione, in fase test, di una rete di agenti territoriali, che ha saputo sviluppare rapporti diretti con singoli utilizzatori, offrendo una corretta informazione sulle norme che regolano la diffusione in pubblico di musica registrata.
Crescono le royalties derivanti dall'utilizzo del repertorio discografico da parte delle strutture ricettive (+292% con un valore che sfiora i 3,2 milioni di euro), per effetto di importanti accordi quadro con associazioni di categoria (Federalberghi, Confindustria Alberghi, A.I.C.A.) e la raccolta di diritti per l'utilizzo di musica presso gli esercizi commerciali della grande distribuzione (+ 34% rispetto all'anno precedente). Buoni, inoltre, i risultati generati dagli enti no profit: in virtù della convenzione stipulata con CEI (Conferenza Episcopale Italiana), ad oggi, oltre 4.200 le parrocchie ed enti ecclesiali diffondono musica riconoscendo i diritti a SCF.
"I brillanti risultati raggiunti nel 2007 testimoniano l'efficacia di una strategia, sperimentata nel corso dell'anno, che trova ora maturità e pieno compimento con l'inaugurazione di una rete territoriale strutturata", commenta Gianluigi Chiodaroli, Presidente di SCF. "Attraverso una massiccia campagna di informazione e lo sviluppo di relazioni dirette con utilizzatori, enti e istituzioni locali, puntiamo a raccogliere entro il 2010 oltre 50 milioni di euro annui, di cui 28 milioni nell'area dei pubblici esercizi. Puntiamo a ritmi di crescita significativi, con un incremento annuo stimabile oltre il 20%, grazie al supporto della nostra rete di agenti, già operativa sul territorio del centro-nord Italia".
Lo sviluppo esponenziale di internet e delle tecnologie della comunicazione ha aperto nuovi scenari di tutela della proprietà intellettuale con positivi riflessi sul bilancio di SCF e dell'intera industria discografica: i cosiddetti 'nuovi diritti' provenienti dalle utilizzazioni da parte di web radio, web Tv e mobile Tv sono raddoppiati nel corso del 2007. Buone, infine, le performance registrate nell'ambito del settore 'radio e tv': qui la raccolta di diritti si conferma stabile, con un fatturato che sfiora i 12,5 milioni di euro.