Secondo le stime fornite dalla Federazione contro la Pirateria Musicale, il danno causato dal fenomeno del p2p in Italia ' di circa 300 milioni di euro l'anno con una media di circa 1300 brani scaricati illegalmente su ogni singolo pc. Praticamente il 23% degli utilizzatori di internet, circa 6 milioni, usa il p2p. Si tratta quindi di un fenomeno molto rilevante anche in Italia e lo dimostrano i dati relazioni alle azioni penali e civili messe in atto per contrastare il fenomeno: • Oltre 400 casi penali (dato aggiornato a dicembre 2008) • 3 giudizi (1 di primo grado, 2 decreti penali di condanna): in media 4 mesi di reclusione e 3000 euro di multa • Oltre 100 oblazioni prima dell'emissione dell'apertura del dibattimento (1032 euro + spese del procedimento per ogni oblazione) • Sanzioni amministrative irrogate: oltre 100 milioni di euro (art. 174 bis LdA) In questo ambito assume una rilevanza importante l'approvazione da parte dell'Assemblea Francese della legge anti-download: "Il pregio del coraggioso intervento francese - ha commentato il presidente della Fimi, Enzo Mazza, è prima di tutto quello di aver considerato come fondamentale la tutela della creatività diversamente dal voto al europarlamento dove il populismo elettoralistico ha fatto prevalere il principio musica e cinema gratis in cambio di voti. Se poi vogliamo considerare questa norma liberticida dovremmo anche considerare il fatto che le telecom tagliano la lina agli abbonati che non pagano o che mandano spam senza che questo susciti particolare scandalo".