Londra, 7 Aprile 2004 Il mercato discografico mondiale è sceso del 7.6% a valore nel 2003
Il calo delle vendite è stato limitato da un forte recupero nel secondo semestre nel mercato degli Stati Uniti insieme al recupero delle vendite nel Regno Unito , dovuto soprattutto alla forte crescita dei DVD musicali che hanno rappresentato nel 2003 il 6.3% delle vendite totali, contro il 3% di due anni fa.
Il calo progressivo nelle vendite degli ultimi quattro anni è imputabile alla diffusione della pirateria sia digitale che tradizionale combinata con la crescente diffusione di altri prodotti di intrattenimento quali DVD, videogiochi e telefoni cellulari.
Le vendite discografiche in tutto il mondo sono state complessivamente nel 2003 circa 32 miliardi di dollari USA .
Il 2003 è stato l'anno in cui i consumatori hanno avuto a disposizione unampia varietà di nuove opportunità sostenute dall'industria discografica - compresi i servizi di distribuzione legale di musica on line.
I dati sono stati diffusi oggi da IFPI, l'organizzazione che rappresenta l'industria discografica a livello internazionale con 1500 aziende associate tra le quali le maggiori imprese ed etichette indipendenti di 76 diversi Paesi.
Il calo del mercato italiano è risultato in linea con quello mondiale.
Complessivamente il mercato audio italiano è infatti calato del 7,87% a volume e del 7,69% a valore. I dischi venduti nell'anno appena trascorso sono stati in totale 36 milioni circa rispetto ai 39 milioni del 2002. Globalmente il fatturato del 2003 è stato di 314 milioni di euro contro i 340 milioni dello scorso anno. Un calo di ben 26 milioni di euro.
In quattro anni, dal 2000, il mercato discografico italiano ha perso in termini di fatturato il 14.44% con oltre 53 milioni di euro bruciati dalla crisi.
Il cd album, la fetta più importante del mercato, scende dell1,49% a volume e del 3,26% a valore. Le novità calano del 9,13% a volume e del 6,01% a valore.
E' proseguita la caduta dei cd singoli evidenziata anche dai dati del primo semestre dellanno, che mostrano un calo del 18,62% a volume e dell' 18,25% a valore.
In particolare sul segmento singoli pesa fortemente la concorrenza illegale della pirateria online. Sono milioni i pezzi scaricati ogni giorno abusivamente e per alcuni settori di mercato, come la musica dance, il fenomeno rischia di decretarne la sparizione.
In crescita il repertorio italiano rispetto all'internazionale. La musica italiana rappresenta il 48.67% del totale contro il 47.51% dell'internazionale, una delle percentuali più elevate in Europa . Anche in Italia un segnale positivo si è avuto dalla crescita del DVD musicale, che ha mostrato un incremento di oltre il 200%
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