Camera di Commercio USA su proposta di regolamento Agcom in materia di Diritto d’Autore: un passo avanti, ma necessarie misure efficaci

14 luglio 2011

Amcham, la Camera di Commercio Americana in Italia, che rappresenta anche importanti imprese statunitensi dell'intrattenimento che investono nel nostro Paese ha valutato positivamente l'approvazione della bozza di regolamento da parte di Agcom, ora in consultazione per i prossimi sessanta giorni. "Il Dipartimento per il commercio USA (USTR), nel recente rapporto 301 sull'Italia, si era augurato una rapida approvazione delle regolamento per il contrasto alla pirateria online - ha dichiarato Vittorio Terzi Presidente di Amcham - "e la stessa Camera aveva più volte sollecitato l'Italia ad adottare misure più efficaci contro la pirateria". Nei giorni scorsi peraltro, le maggiori imprese musicali, cinematografiche e televisive americane hanno raggiunto un'intesa con i service provider statunitensi per una stringente cooperazione nella lotta alla pirateria digitale, un importante segnale che il problema è nell'agenda di tutte le principali economie del pianeta. "E' fondamentale che il regolamento Agcom, una volta approvato, trovi una puntuale applicazione e laddove passi per l'autorità giudiziaria, come nel caso dei siti illegali all'estero, questo avvenga con rapidità, consentendo alle imprese che investono in Italia, di godere di un efficace sistema di contrasto alla contraffazione digitale" ha concluso Vittorio Terzi. Affiliata alla Chamber of Commerce of the United States of America, un network di 100 camere di commercio americane in 91 paesi con oltre 3 milioni di aziende affiliate, la American Chamber of Commerce in Italy nasce nel 1915. Le relazioni istituzionali e di business sviluppate nel corso di oltre 90 anni di attività fra Italia e USA sono un valore messo a disposizione dei soci così come i contatti governativi a livello locale e federale su entrambi i lati dell'Atlantico. Presidente di AmCham Italy è Vittorio Terzi; Consigliere delegato è Simone Crolla. In allegato il comunicato stampa della Camera di Commercio Americana