- Quadruplicati i siti di offerta legale: oltre 230 le nuove piattaforme lanciate nel 2004 - Raddoppiato il catalogo disponibile negli ultimi 12 mesi: un milione di brani - I download a pagamento sono decuplicati salendo a oltre 200 milioni. Londra, 19 gennaio 2005 La Musica su Internet e nella telefonia cellulare stanno definitivamente entrando nelle abitudini dei consumatori e il 2004 ha visto una capillare diffusione di siti peril download legale in tutto il mondo con un aumento degli acquirenti di canzoni in formato digitale e con i primi significativi fatturati per le case discografiche. Sono queste le conclusioni del Digital Music Report 2005 di IFPI, Federazione Internazionale dell'Industria Fonografica che raggruppa oltre 1400 case discografiche. Nel 2004 i brani scaricati sono stati oltre 200 milioni negli Stati Uniti e in Europa contro i 20 milioni dellanno precedente. Analisti di Jupiter hanno stimato in 330 milioni di dollari il valore del mercato on line dellanno appena trascorso e prevedono per il 2005 un raddoppio del valore. La disponibilità di Musica digitale sta aumentando, il numero dei siti dove è possibile acquistare musica legalmente ha superato i 230 dai 50 di un anno fa. Servizi come iTunes e Napster sono divenuti popolari a livello internazionale mentre sono molti i siti che hanno un'offerta nazionale, tra i quali, ad esempio, in Italia si sono affermati siti come Buongiorno Vitaminic, RossoAlice, Msn, Messaggerie Digitali, etc. I lettori portatili come liPod e i telefoni cellulari stanno modificando il modo con il quale il consumatore si avvicina alla musica creando nuove opportunità di sviluppo economico. Si stima che il 50% degli utili provenienti dalla vendita di contenuti nel settore della telefonia cellulare proverrà dalla Musica. Il report dà inoltre conto dei cambiamenti intervenuti nellapproccio dei consumatori. Una analisi dei consumi in sei paesi europei (Danimarca, Francia, Germania, Italia e Olanda) indica che quasi un downloader su tre intende acquistare musica da servizi legali nei prossimi mesi (31% rispetto al 22% dellanno passato). Se il futuro sembra incoraggiante, il report mette comunque in chiaro che ancora molto deve essere fatto per promuovere i servizi legali e per combattere la pirateria su Internet. La pirateria digitale rimane infatti un grande problema anche se la campagna di azioni legali contro chi mette in condivisione i files ha contribuito a contenere il fenomeno. La consapevolezza dellillegalità di scaricare brani da sistemi non autorizzati è alta (7 persone su 10) grazie alle azioni intraprese. La disponibilità di files sui sistemi di peer to peer è decresciuta nel corso del 2004, le tracce scaricate in rete a gennaio 2005 sono diminuite rispetto allanno precedente, rimanendo al di sotto degli 870 milioni a dispetto del notevole sviluppo riscontrato dalla banda larga in tutto il mondo. Il report prende inoltre in esame le oltre 7000 azioni legali intraprese fino ad ora contro chi abbia messo in condivisione illegalmente files su Internet (in Austria, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, USA e Gran Bretagna). In molti paesi (ad es. in Danimarca, Germania, Austria) molti casi si sono chiusi con il pagamento di alcune migliaia di euro di risarcimento. Diversi procedimenti sono in attesa di definizione in Italia sono già state erogate sanzioni amministrative per oltre 200 mila euro Il Chairman and CEO IFPI John Kennedy ha affermato: "La grande sfida per il mercato del futuro sempre stata quella di rendere la musica più facile da comprare che da rubare. Allinizio del 2005, con il mercato legittimo che entra nello stile di vita dei consumatori, questa ambizione si sta trasformando in realtà". La priorità dellindustria discografica è ora quella di licenziare musica a quante piattaforme è possibile, per quanti più consumatori sia possibile, nel maggior numero di formati possibile, per la maggior portabilità possibile e nel maggior numero di paesi. Le condizioni minime sono che il mercato deve essere legittimo, la musica deve essere opportunamente licenziata e le case discografiche e gli aventi diritto adeguatamente remunerati. Credo che nellarco di 12 mesi il mercato della musica digitale crescerà ancora significativamente in tutto il mondo. Un segmento che ora rappresenta una piccola percentuale del giro daffari della musica si appresta al decollo nei prossimi anni. Alla fin fine la minaccia è diventata una opportunità.