L'Era del Digitale affonda le sue radici nello sviluppo dell'Audiovisivo come un mezzo di cui potere fruire su più media e attraverso piattaforme diverse: dalla sala cinematografica al Dvd, alla musica, dalla telefonia mobile a Internet. Uno strumento primario di incontro e confronto che, soprattutto, in Europa rappresenta la strada maestra per l'integrazione delle culture e delle diverse espressioni del Mediterraneo. Film e programmi televisivi possono avvalersi, quindi, di nuove opportunità non soltanto per quello che riguarda la loro produzione o fruizione, ma anche per quanto concerne la promozione e la diffusione attraverso una serie di piattaforme digitali che rendono, almeno sulla carta, più facile la loro circolazione. Sul loro percorso culturale e commerciale si ergono tuttavia una serie di ostacoli che vanno dalla loro accessibilità in quanto vendibili nei mercati fino ad arrivare ai rischi connessi alla pirateria che ne limitano sensibilmente l'impatto commerciale sui rispettivi mercati e, quindi, il loro valore in termini assoluti. La Conference promossa dalla Regione Lazio intende mettere al centro del dialogo tra Europa e Mediterraneo, l'audiovisivo come media principale per raccontare storie e fare conoscere sulle due sponde la ricchezza e la forza delle rispettive culture in un'ottica di incontro e di scambio, ma soprattutto in una prospettiva dalla duplice natura culturale e commerciale. Tre giorni per riflettere, discutere, approfondire una serie di tematiche legate alla creazione, alla produzione, alla diffusione di audiovisivi europei e dell'area mediterranea in una prospettiva di incontro, di scambio culturale e di confronto su temi operativi che riguardano la creazione di una rete di professionisti internazionali, la formazione del pubblico del domani, l'individuazione di regole chiare per l'accesso ai mercati nella prospettiva dell'evoluzione del diritto e della sua tutela, nonché difesa dalla pirateria. Il cambiamento delle legislazioni internazionali in materia, richiede un modello di confronto tra gli Stati e le industrie locali non solo per quello che riguarda la repressione e la lotta contro i pirati informatici, ma anche per quello che concerne la promozione dell'audiovisivo continentale tra i giovani e, soprattutto, nelle scuole. La promozione della cultura della legalità come valore multiculturale e l'Italia come punto di incontro per una nuova prospettiva di lavoro in materia e come punto di contatto tra Europa e i paesi emergenti del Mediterraneo. La lotta contro la pirateria, lo sviluppo di una nuova politica culturale per la tutela del diritto d'autore costituiscono, infatti, la base per un'industria internazionale più sana dove ci siano così fondi sufficienti per sviluppare prodotti di giovani autori ed esordienti altrimenti danneggiati direttamente dall'azione dei pirati. In tempi di crisi, infatti, i primi a fare le spese del taglio di fondi dovuti ai mancati profitti sono proprio i giovani registi e cineasti. In un mondo popolato da pirati, infatti, viene negato ogni margine per la ricerca e la sperimentazione. Per la prima volta intorno ad un tavolo, rappresentanti delle istituzioni, dell'industria e della cultura, riflettono sulla necessità di combattere la pirateria come strada maestra per sviluppare un mondo dell'audiovisivo che in maniera sana sfrutti tutte le sue potenzialità per raccontare storie, intrattenere il pubblico e, soprattutto, per diventare uno specchio fedele della nostra società, senza storture derivate dall'illegalità e della negazione della qualità delle opere. http://www.medigitalconference.com/index.htm