FIMI: Il provvedimento antipirateria dell'Agcom. Perchè è importante per l'industria dei contenuti

14 dicembre 2010

Confindustria Cultura Italia, che riunisce le principali associazioni dei produttori di contenuti, dalla musica, all'editoria, al cinema, allo spettacolo, all'audiovisivo e al software videoludico, ha oggi ribadito con forza la necessità che AGCOM approvi a breve l'annunciato provvedimento che contiene misure incisive contro la pirateria digitali, quali il blocco dei siti illegali. L'occasione è stato un convegno organizzato dall'Università Luiss di Roma con la partecipazione dei più importanti settori dell'industria culturale e di intrattenimento sul tema dei nuovi modelli di business per lo sviluppo dei contenuti online sulle reti digitali. La pirateria digitale rappresenta oggi il principale ostacolo allo sviluppo del mercato legale, al rilancio dell'industria culturale un freno all'innovazione e alla creatività nel nostro Paese. E' evidente quindi come questo fenomeno sia diventato inaccettabile, divenendo una priorità per la comunità internazionale. E' così evidente che Inghilterra, Francia e Stati Uniti hanno adottato dei piani straordinari per contrastare la dilagante diffusione di materiale illecito attraverso le reti digitali. Anche l'Italia ha l'opportunità di pronunciarsi con un provvedimento in grado di tutelare il diritto d'autore sulle reti internet. Auspichiamo che il prossimo 17 dicembre l'AGCOM si pronunci per un provvedimento inibitorio volto a prevenire la reiterazione della violazione del diritto d'autore, magari seguendo a grandi linee quello già sperimentato con successo dai Monopoli di Stato (AAMS) per il contrasto delle scommesse online. Un simile provvedimento andrebbe anche nel senso della sentenza della Cassazione sul caso Pirate Bay che come è noto è bloccato dall'inizio del 2010 con un conseguente calo degli accessi dall'Italia di oltre il 60 %. Diventa quindi importante sostenere questo provvedimento perché colpisce direttamente il fenomeno, sempre più rilevante, del file sharing, ovvero dei siti streaming e di download che offrono contenuti quali film, musica, programmi televisivi, eventi sportivi, ebook, ecc. in modo illecito. Inoltre va sottolineato che non si tratta di un procedimento penale, quindi non è invasivo, non colpisce l'utente ma la fonte dell'illecito ed è una misura alternativa amministrativa rapida ed efficace che libera i pubblici ministeri e il sistema giudiziario da cause penali. Confindustria Cultura Italia è AESVI, AFI, AGIS, AIE, ANES, ANICA, APT, FIMI, PMI, UNIVIDEO In allegato alcuni dati relativi agli effetti delle operazioni antipirateria