Un DDL simile a quello per l'editoria approvato nel 2001. E' mquesto l'obiettivo di FIMI, che in questi giorni ha già trasmesso ai propri contatti istituzionali alcune approfondite proposte di articolato normativo, in vista dell'apertura delle Camere. Si tratta di rilanciare la produzione discografica attraverso le opportunità offerte dai nuovi media, la promozione della musica all'estero e un meccanismo di defiscalizzazione per le imprese che investono nella ricerca e nello sviluppo di nuovi talenti. Secondo la Federazione dell'Industria Musicale Italiana, aderente a Confindustria, i contenuti musicali guidano lo sviluppo tecnologico ed è essenziale garantire il ritorno degli investimenti alle imprese, indipendenti e multinazionali, che rischiano in media oltre il 15 % del proprio fatturato nella ricerca di nuovi artisti. Tra i punti cardine della proposta, riassunta in cinque parti , un credito d'imposta, un contributo forfettario di 20 milioni di euro per la digitalizzazione e l'incremento dell'offerta musicale on-line, e l'Istituto per la promozione della musica all'estero presso il Ministero dei Beni Culturali