IFPI - FIMI - FPM . L'industria discografica annuncia una serie di azioni contro la diffusione illegale di musica tramite il file sharing.

30 marzo 2004

La campagna internazionale a difesa del diritto dautore è partita in Danimarca,  Germania, Italia e Canada. In Italia 30 denunciati in unoperazione della GdF contro la distribuzione illegale di musica tramite il p2p IFPI prevede un calo globale delle vendite del 7% nel 2003

Milano, 30 marzo 2004 L'industria discografica ha oggi annunciato lavvio di iniziative legali in Europa e Canada contro soggetti che illegalmente detenevano e condividevano un numeron consistente di file musicali protetti dalle normative sul copyright. Complessivamente, tra azioni civili e penali, sono coinvolti 257 individui nellambito di una campagna internazionale contro la riproduzione e la condivisione online di opere dingegno protette. La prima ondata di iniziative legali ha avuto luogo in Danimarca, Germania, Italia e Canada ed è costituita da una serie di azioni a vari livelli contro individui che illegalmente rendevano disponibili centinaia di brani musicali attraverso la loro riproduzione, trasmissione e distribuzione tramite servizi di file-sharing. Lannuncio odierno segna lavvio di unazione internazionale con centinaia di nuove cause contro la pirateria musicale nei prossimi mesi. IFPI, lassociazione che rappresenta lindustria discografica mondiale, ha chiarito che si tratta di unazione inevitabile e necessaria. Da tempo, infatti, lindustria discografica persegue una strategia di informazione volta ad educare il più possibile sullillegalità della condivisione online di brani musicali senza autorizzazione: il file sharing illegale sia una delle principali cause della cris del mercato musicale, un mercato che nel 2002 ha fatto segnare una riduzione del 7,4% e che per il 2003, secondo le prime stime, farà registrare un ulteriore calo del 7%. Nel contempo, lindustria discografica sta sostenendo lo sviluppo di sempre nuove alternative legali: più di 500.000 consumatori in Europa, infatti, hanno al momento accesso a un catalogo di 300.000 brani disponibili su 50 siti legali. Jay Berman, Presidente e Amministratore Delegato di IFPI, ha dichiarato: Lannuncio odierno non dovrebbe rappresentare una sorpresa. Nel corso dellultimo anno lindustria discografica è stata particolarmente attiva, sia a livello internazionale che locale, nellinformare e educare sui danni generati dalla pirateria musicale online, spiegando le normative vigenti in tema di utilizzo di opere protette da copyright e promovendo i siti che dispongono di un ampio catalogo di musica legalmente accessibile. Ultimamente, tuttavia, abbiamo compreso che questa campagna dinformazione non era sufficiente: il pubblico sa che scaricare musica da Internet è illegale e quanto questa pratica stia danneggiando lindustria musicale, ma perseverano comunque nella pratica, pensando di essere intoccabili. Queste persone non hanno rispetto per la musica e con loro nessun tipo di attività di informazione può funzionare perché non sono coscienti di quanto questa attività metta in serio pericolo i posti di lavoro di chi opera nellindustria discografica. Non possiamo stare a guardare mentre migliaia di persone che creano e producono musica perdono il proprio posto di lavoro. Oggi vogliamo chiarire la nostra volontà di fare appello alle normative vigenti, denunciando alle autorità competenti persone che, mettendo a disposizione di tutti tramite Internet brani musicali copiati illegalmente, non rispettano la legge. Azioni legali in quattro paesi Le azioni legali sono state intentate in quattro paesi. Una sintesi dei risultati ottenuti: Italia: 30 persone denunciate dalla Guardia di Finanza in unoperazione che ha avuto il via nel gennaio 2004 e si è conclusa nel giro di un mese e mezzo. Nellambito dellattività sono stati posti sotto sequestro decine di computer , decine di hard disk e periferiche di archiviazione e circa 50.000 file illegali. Danimarca: 120 persone hanno ricevuto una lettera di diffida a cessare lattività illecita e a versare un risarcimento del danno. Germania: 68 persone sono state denunciate alle autorità competenti per utilizzo illegale di sistemi P2P. Canada: 29 persone sono state citate in tribunale. Gli individui coinvolti affronteranno le conseguenze legali che ne derivano dal quadro normativo di ogni singolo Paese. In termini economici lammontare totale dei risarcimenti, delle multe e delle sanzioni amministrative potrebbe aggirarsi attorno a diverse migliaia di Euro ad personam. Lupload di grandi quantità di file musicali causa seri danni allindustria della musica Lupload illegale ha severamente danneggiato lindustria della musica a livello globale, causando la caduta delle vendite e la perdita del posto di lavoro per migliaia di persone. Il fenomeno, che si è verificato in tutto il mondo, ha generato una perdita globale da 38 miliardi di dollari nel 1998 ai 30 miliardi di dollari nel 2003 Il crollo delle vendite è stato particolarmente significativo nei paesi dove ha avuto luogo la prima ondata di cause legali. Negli ultimi cinque anni, il livello delle vendite in Canada ha subito una diminuzione del 30% circa. Negli ultimi tre anni in Germania le vendite sono diminuite di oltre il 30% e in Danimarca addirittura del 50%. Le vendite di album musicali in Italia sono scese di 50 milioni di Euro tra il 2001 e il 2003 Intanto si stima che il numero di file musicali protetti da copyright e illegalmente condivisi via Internet, tramite software di file sharing, sia cresciuto dai 500 milioni del 2002 agli attuali 800 milioni. Le prime stime sullimpatto delloperazione in Italia sono decisamente positive. Nelle due settimane successive allintervento della Guardia di Finanza, il numero di file disponibili sui principali opennap server italiani è sceso da oltre 56 a milioni a meno di 4,5 milioni, con una diminuzione superiore al 90%. Solo per citare il caso più eclatante, la messa offline del maggiore opennap server nazionale ha permesso di rendere indisponibili oltre 7 milioni di file musicali e di eliminare la possibilità per 20.000 utenti di scambiarsi materiale non autorizzato. Da rilevare anche il fatto che, nel corso delloperazione, 10 soggetti italiani sono stati segnalati allAutorità giudiziaria per reati connessi alla pedo-pornografia mentre 150 individui stranieri sono stati segnalati allInterpol per lo stesso crimine. Enzo Mazza, Direttore Generale di FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), ha dichiarato: Non esiste giustificazione per il comportamento posto in essere dai soggetti che sono stati denunciati. Non si trattava di ragazzini che scaricavano qualche file ma di soggetti che, consapevolmente e dolosamente, avevano lunico scopo di danneggiare lindustria, gli artisti e gli autori. Luca Vespignani, Segretario Generale di FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale), ha dichiarato: Non possiamo che congratularci con la Guardia di Finanza per loperazione svolta a tutela del diritto dautore e contro un fenomeno che sta rapidamente Accanto alla lotta alla pirateria tradizionale, peraltro svolta sempre con grande intensità dalle forze dellordine, si è reso necessario un intervento deciso sulla diffusione illegale di brani musicali via internet onde evitare che il problema raggiungesse un punto di non ritorno. Continua la campagna di educazione e informazione Recenti dati pubblicati da IFPI mostrano che il pubblico in genere si rende conto dellillegalità relativa al download non autorizzato di file musicali, il che mostra che in qualche modo la campagna globale di informazione ha funzionato. Come emerge da ricerche di mercato svolte in quattro paesi europei, una media di due persone su tre sa che la condivisione gratuita di musica protetta da copyright è illegale. In Italia tale percentuale scende al 50%. Tuttavia la stessa ricerca mostra come, nonostante la nascita quasi quotidiana di nuovi siti ove sia possibile scaricare legalmente brani musicali in tutta Europa, solo uno su quattro consumatori conosce la possibilità di utilizzare questi siti La campagna di sensibilizzazione degli ultimi 12 mesi ha incluso: Brochure inviate a scuole e università, uffici pubblici e aziende in oltre 20 Paesi (inclusa lItalia), segnalando i rischi legali e anche di sicurezza informatica che la condivisionem illegale di file musicali comporta Il lancio del sito pro-music, una campagna informativa internazionale sostenuta in tutto il settore musicale volta a rompere i miti che sussistono attorno allidea del download di file musicali, con lobiettivo di promuovere alternative legali. Pro-music.it viene lanciato proprio in questi giorni in Italia. Oltre 21 milioni di SMS inviati a utilizzatori di sistemi peer-to-peer, mettendo in guardia dei rischi legali legati alla pirateria online (in Austria, Australia, Canada, Danimarca, Svezia, Gran Bretagna e Stati Uniti nel biennio 2003-04). Pubblicazione della ricerca IFPI Online music report, che mostra come la strategia Internet dellindustria discografica stia velocemente sviluppandosi, con la migrazione di migliaia di consumatori da siti illegali ad alternative legittime Per informazioni: FPM 0276021377 PRP Consulting 0288000826