L'IFPI, federazione internazionale dellindustria fonografica, ha comunicato oggi i positivi risultati della campagna internazionale contro lutilizzo illegale delle piattaforme peer to peer rendendo pubblico che sono in corso, in Europa, 459 azioni legali contro gli uploaders di musica e che per la prima volta le azioni hanno coinvolto due dei più grandi mercati europei: Francia e Gran Bretagna. La campagna, che verrà estesa ad altri paesi nei prossimi mesi, vuole rappresentare un appello ai consumatori ad acquistare la loro musica in maniera legittima e a non esporsi alle conseguenze legali derivati dalluso del file sharing di opere tutelate. Il numero complessivo di azioni legali è quindi salito a oltre 650 in sei paesi europei: oltre a Francia e Gran Bretagna i paesi interessati sono Danimarca, Germania, Italia e, per la prima volta, Austria. Le azioni, sia civili che penali, a seconda della legislazione vigente nei vari paesi, sono state intraprese contro uploaders, persone attive nel diffondere centinaia di canzoni protette da copyright sulle piattaforme di condivisione in Internet e senza il consenso dei detentori dei diritti. Il maggior sistema di file sharing, KaZaA ha oggi in media 2,4 milioni di utenti: il 20% in meno rispetto a gennaio 2004, prima che iniziassero le azioni legali contro la pirateria online. Oltre agli utenti di KaZaA sono stati oggetto delle azioni legali anche gli utilizzatori di Edonkey/eMule, Gnutella, Winmx, OpenNap, BitTorrent e DirectConnect. In Italia, la Guardia di Finanza, ha denunciato penalmente 7 persone in varie località per violazione della legge sul diritto dautore.Si tratta sia di soggetti attivi nel diffondere sulle reti p2p materiale illecito in grande quantità tramite il proprio pc, sia di gestori di server Openap e Edonkey. I denunciati, se dichiarati colpevoli di aver posto in condivisione un grande numero di brani musicali senza averne lautorizzazione dai detentori dei diritti, rischiano una multa da 2500 a 15.000 euro oltre alleventuale risarcimento del danno. In marzo altri 30 individui erano stati denunciati per gli stessi motivi. Jay Berman, Presidente di IFPI, ha dichiarato: Abbiamo intrapreso queste azioni come misura estrema e lo facciamo dopo una lunga campagna di sensibilizzazione. Per più di un anno abbiamo parlato del danno che la condivisione illegale di files sta procurando allindustria musicale, senza contare i numerosi avvisi sulle conseguenze legali. Ci siamo rivolti ai network per chieder loro di fermare lattività illegale tramite i loro servizi e siamo andati direttamente da chi commetteva illeciti tramite le reti peer to peer attraverso milioni di messaggi. Adesso siamo al punto in cui la legge deve essere rispettata. E semplice e non ci sono più scuse per coloro che scambiano illegalmente files. Le persone che amano la musica dovrebbero comprarla on-line e non scambiarla illegalmente. Se continuano a farlo commettono un furto e devono affrontarne le conseguenze legali. Enzo Mazza, Direttore Generale di FIMI ha dichiarato: Si sta consolidando anche in Italia un mercato legale di Musica on-line dal notevole potenziale e in Europa sono più di cento i siti che offrono musica on-line legalmente e mettono a disposizione oltre un milione di brani. Ostacolare lo scambio illegale dei files in rete diventa un passo fondamentale affinché il mercato della Musica del futuro possa realmente decollare. Queste le iniziative legali intraprese nei diversi paesi oltre allItalia: Regno Unito: 28 persone sono state denunciate con azione civile per aver copiato e diffuso in rete un grande numero di brani musicali violando la normativa sul diritto dautore. Si tratta della prima azione del genere nel Regno Unito. Francia: 50 uploaders di musica sono stati citati in tribunale dallorganizzazione anti pirateria SCPP e rischiano multe e ulteriori sanzioni penali oltre a provvedimenti risarcitori. Austria: 100 persone sono state segnalate allautorità per aver diffuso grandi quantità di musica sui servizi di file sharing senza averne lautorizzazione e rischiano forti multe, provvedimenti penali e di dover corrispondere un risarcimento dei danni. Danimarca: 174 persone riceveranno una citazione in giudizio portando il numero complessivo delle cause a oltre 300, 67 delle quali si sono già risolte con il pagamento di un risarcimento fino a 13.000 euro. Germania: 100 persone sono state accusate penalmente di file sharing illegale di musica, facendo salire a 168 i casi complessivi dei quali circa una ventina si sono già conclusi con una condanna penale o con un risarcimento tra i 2.000 e i 10.000 euro. Stati Uniti: da settembre 2003 le cause per violazione del diritto dautore hanno superato i 5700 casi. Numerosi i risarcimenti dellentità di alcune centinaia di dollari luno.