L'industria discografica mondiale ha annunciato una nuova ondata di azioni penali e civili contro il file sharing illegale. IFPI Federazione Internazionale dei Produttori Fonografici ha comunicato che sono oltre 2000, in circa 10 Paesi, le nuove azioni intraprese contro gestori di server e grandi condivisori di musica illegale, diffuse tramite le principali piattaforme peer-to-peer (p2p). Con questi nuovi casi, il totale delle azioni legali intraprese a partire dal 2004 sale ad oltre 5 mila, di cui più di 200 solo nel nostro Paese. Il Nucleo Regionale PT della Guardia di Finanza di Milano, nel corso di numerose ispezioni condotte su tutto il territorio nazionale, ha posto sotto sequestro 15 server appartenenti alla comunità Freeazzurra (www.freeazzurra.com) che consentivano la condivisione di milioni di file musicali illegali da parte di migliaia di utenti. Nell'ambito della medesima operazione sono stati denunciati 25 grandi uploader, che diffondevano illecitamente decine e decine di gigabyte di materiale musicale protetto da copyright. Contemporaneamente il Nucleo Provinciale della Guardia di Finanza di Brescia ha sequestrato altri 3 grandi server utilizzati dalla comunità Darkbios e denunciato 5 uploader. Globalmente le due operazioni hanno consentito di: Denunciare 53 persone per violazione della legge sul diritto d'autore ( L. 633/41) Sequestrare 18 server che consentivano a decine di migliaia di utenti di condividere milioni di file illegali Sequestrare migliaia di CD masterizzati con i brani illegalmente condivisi Confiscare oltre 70 personal computer e più di 60 hard disk utilizzati per la diffusione illegale della musica Chiudere due siti web Durante le perquisizioni è stato anche rinvenuto materiale pedo-pornografico ora oggetto di ulteriori indagini da parte degli investigatori. L'Italia è oggi il sesto mercato mondiale in termini di musica digitale ha spiegato Enzo Mazza, Presidente della FIMI Federazione Industria Musicale Italiana e le azioni antipirateria sono in questo momento fondamentali per tutelare lo sviluppo dell'offerta legale e difendere coloro che stanno investendo milioni di euro nella musica online. Questa nuova ondata di azioni legali rappresenta lultima fase di una vasta campagna di sensibilizzazione contro il file sharing illegale, a livello mondiale e locale. In particolare in Italia, lindustria discografica ha promosso progetti informativi rivolti alle aziende, con la diffusione di una guida contro il rischi del P2P tramite reti aziendali; agli studenti tramite il progetto Copy or Love, promosso in collaborazione con MIUR (Ministero dellIstruzione dellUniversità e della Ricerca) e nato allo scopo di sensibilizzare i ragazzi delle scuole medie secondarie sullimportanza del diritto dautore; alle famiglie con la promozione di una brochure informativa sui rischi del file sharing illegale tramite le connessioni domestiche. Per ulteriori dettagli è possibile consultare: www.ifpi.org www.fimi.it www.pro-music.it