Complessivamente il mercato cala del 7,97% a valore e del 12,67% a quantità (confezioni vendute). I dischi venduti nellanno appena trascorso sono stati in totale poco meno di 31 milioni rispetto agli oltre 36 milioni del 2003. Globalmente (escluso DVD musicale) il fatturato del 2004 è stato di 280 milioni di euro contro i 314 milioni dello scorso anno e i 340 del 2002. Un calo, nel triennio, di 60 milioni di euro. Il cd album, la fetta più importante del mercato, scende dell8,69% a quantità e del 7,41% a valore. Dimezzato il mercato dei cd singoli che presentano un calo 50% a quantità e del 47% a valore. Continua pertanto lo stato di crisi che ha accompagnato il settore negli ultimi anni Dal 2002 il calo occupazionale nella filiera produttiva e distributiva è stato di oltre il 25% e sono a rischio migliaia di addetti, senza contare i tagli agli investimenti per lo sviluppo di nuovi artisti italiani determinati dalla grave crisi. In questo senso il regresso del repertorio italiano rispetto allinternazionale è sintomatico: la musica italiana rappresenta il 46.13% del totale (era il 48,67%) contro il 49,50% dellinternazionale (era il 47.51%). Il decremento del repertorio italiano nel corso del 2004 è stato, a quantità, di quasi il 20% mentre quello del repertorio internazionale dell11%. Rispetto al 2003 quindi due dischi italiani in meno ogni 10 e 1 disco internazionale in meno ogni 10. In diminuzione anche il repertorio classico che perde il 2% a quantità e il 13% a valore ma cresce come quota di mercato arrivando a rappresentare il 4,38% del totale (era il 3.8% nel 2003). Secondo FIMI è assolutamente necessario dare rilancio al settore con incentivi fiscali per gli investimenti, soprattutto sulle nuove produzioni, ciò al fine di garantire lattività di ricerca e sviluppo. Le buone notizie, anche se limitate a fatturati ancora poco rappresentativi, riguardano le nuove tecnologie. Continua la crescita del DVD musicale, che mostra un incremento del 55,53% a volume e del 45,14% a valore. Si tratta quindi di un, settore in ulteriore espansione e in via di consolidamento che non copre però che in minima parte il calo complessivo del comparto rappresentando, a valore, solo il 7,77% del totale. Con oltre un milione e settecentomila dvd musicali venduti, il supporto ha superato, nel 2004, le vendite di cd singoli in Italia. Da segnale, non rientranti nei dati certificati da Price WaterhouseCooper, i positivi riscontri del nascente mercato della musica digitale on-line e in ambito della telefonia mobile. Per il 2004, il fatturato in Italia è stato stimato pari a circa l1% del mercato complessivo il fatturato proveniente dalla vendita di musica sulle piattaforme di distribuzione legali presenti in Italia. La musica on-line è attualmente in fase di grande sviluppo e lanno in corso ha visto, oltre alle prime revenues significative, lingresso di numerosi players internazionali e italiani. FIMI Federazione Industria Musicale Italiana aderente a Confindustria, rappresenta oltre 80 imprese discografiche italiane, tra le quali le maggiori aziende del settore e più di settanta etichette indipendenti per un totale di oltre 2500 marchi discografici tra i più noti nel mondo ____________________ Per maggiori informazioni Federico Kujawska Relazioni Esterne FIMI Tel 02/795879