Sono stati presentati i risultati della prima survey italiana sul rapporto tra musica e intelligenza artificiale condotta da Giffoni Innovation Hub, coadiuvati da FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana e da Comune di Napoli-Città della Musica. Lanciata in occasione del Digital Music Forum di Napoli dello scorso 20 giugno, la survey ha esplorato i consumi musicali delle giovani generazioni, interrogandosi per la prima volta su cosa ne pensino dell’orizzonte dell’industry, ascoltando la loro opinione sul futuro della musica, sulle nuove tecnologie e sull’intelligenza artificiale.
In totale 2790 utenti (65% donne, 33% uomini, 3% altro) hanno fornito le loro risposte: di essi il 70% corrisponde alla Generazione Z.
MUSICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La metà della GenZ intervistata (49%) non pensa che gli artisti in futuro verranno sostituiti dall’AI, in quanto l’arte è una prerogativa solo umana: è un dato che negli adulti sale al 70%. Una fascia nutrita di under 34 (37%) pensa che gli artisti verranno sostituiti a discapito della creatività, una posizione che negli adulti si attesta al 25%. La sostituzione dell’intelligenza artificiale a beneficio dell’industria musicale è rilevata nel 14% dei rispondenti giovani e nel 5% degli over 34. Tutti gli intervistati dichiarano di non riconoscere un AI come artista musicale: gli adulti specificano altresì che solo gli umani possono creare arte.
E alla domanda “Utilizzeresti un AI per creare musica?” il bilancio tra la risposta negativa e quella affermativa è paritetica in entrambi i gruppi d’età; inoltre il 10% degli under 34 dichiara di aver già utilizzato l’AI per creare musica.
MUSICA E PIATTAFORME
In merito alla music discovery, gli under 34 si affidano a social media, app musicali e amici/parenti, mentre gli over 34 gradiscono maggiormente le app musicali, seguite da YouTube e dagli assistenti vocali. Tutte le fasce d’età prediligono lo smartphone come dispositivo principale per l’ascolto di musica; Spotify, YouTube e Amazon Music sono le piattaforme predilette dalla GenZ, mentre per gli adulti l’ordine si inverte sul podio: YouTube, Spotify e Amazon Music.
MUSICA E GENERI MUSICALI
Alla domanda “Come crei le tue playlist?” tutti gli utenti hanno risposto nel seguente ordine di preferenza: seleziono io le canzoni, mi affido ai consigli dell’app e utilizzo playlist di amici; nessuno utilizza diverse piattaforme a seconda dei generi musicali. A influenzare nella scelta del genere, oltre allo stato d’animo, nella GenZ sono le hit in tendenza, negli over 34 il periodo dell’anno.
MUSICA USA E GETTA
Ogni fascia d’età intervistata ha dichiarato di veder cambiata in meglio la fruizione musicale con le piattaforme di streaming, sostenendo inoltre come l’algoritmo influisca tanto sulle nostre abitudini d’ascolto: se i più giovani, tuttavia, dichiarano che è possibile svincolarsene, gli adulti segnalano un’influenza diretta. In ogni caso si ritiene che la tecnologia abbia influenzato in modo positivo la creatività degli artisti: i più giovani intravedono infatti più opportunità di contaminazione musicale.
MUSICA E NEW TECH
Lo scarto dei due gruppi d’età si nota nell’interazione con un artista su una piattaforma di live streaming: metà della GenZ l’ha fatto (il 92% di loro lo rifarebbe), mentre l’80% degli adulti dichiara di non aver mai interagito. Il 60% dei giovani andrebbe a un concerto nel metaverso (di cui il 20% lo fa regolarmente), solo il 4% degli over 34 l’ha già fatto. Sul tema dell’impatto delle nuove tecnologie sul futuro della musica, la metà degli under 34 (46%) dichiara un apporto neutro – intendendo che la vera essenza della musica non cambierà mai – mentre gli over 34 propendono soprattutto (36%) per gli aspetti negativi, identificando uno snaturamento della componente artistica della musica.
“L’indagine conferma non solo l’attenzione che riscuote il tema dell’intelligenza artificiale tra i fan di musica” commenta il CEO FIMI Enzo Mazza “ma anche quanto la creatività umana venga considerata fondamentale e insostituibile”.
"Siamo orgogliosi di aver presentato i risultati della survey nazionale nata dall'evento Digital Music Forum 2023 del 20/06 - dice Stefano Galbiati Head of Open Innovation Giffoni Innovation Hub - promosso dal Comune di Napoli - Napoli Città della Musica e FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana. Enzo Mazza, Presidente FIMI e Ferdinando Tozzi, Avvocato ed Esperto in Diritto d'Autore, si sono confrontati con i ragazzi del Dream Team di Giffoni Innovation Hub, nel contesto internazionale del Giffoni Film Festival 2023".
“Gli esiti di questa survey dimostrano che le nuove tecnologie sono una straordinaria risorsa per il comparto della music industry ma anche una sfida a trovare il giusto bilanciamento tra tutela dei diritti e diffusione delle opere e della conoscenza” dichiara Ferdinando Tozzi, giurista esperto diritti di autore e consigliere delegato del Sindaco di Napoli su industria musica e audiovisivo.
“Il Digital Music Forum di quest’anno - organizzato per la prima volta in periferia alla Casa dei giovani di Pianura - ha prodotto un altro importante risultato concreto: FIMI e Giffoni, con il comune di Napoli, hanno prodotto una survey sulle nuove tecnologie e la musica che per la prima volta affronta temi come l’intelligenza artificiale e la creatività“ afferma Chiara Marciani, Assessore ai giovani di Napoli.