Pirateria musicale: Fimi plaude all'importante operazione della GDF di Udine che ha denunciato 18 persone, sequestrato più 600 mila opere illegalmente condivise ed emesso sanzioni fino ad un massimo di 200 milioni di euro

14 dicembre 2007

Fimi -Federazione Industria Musicale Italiana - aderente a Confindustria, plaude alla brillante operazione condotta dalla Guardia di Udine contro la commercializzazione di opere musicali attraverso un noto sito internazionale di aste online. L'indagine,che ha interessato l'intera provincia friulana e si inquadra in un contesto di prevenzione e repressione del fenomeno della illecita diffusione di materiale coperto da copyright, ha permesso di individuare e denunciare 18 persone, sequestrare più di 600 mila opere illecitamente detenute per la vendita tra file musicali, film e software ed applicare sanzioni fino ad un massimo di 200 milioni di euro. Di particolare interesse il fatto che una delle fonti principali di approvvigionamento delle opere da immettere sul mercato del falso, era costituita dalle principali piattaforme di file sharing grazie alle quali i soggetti denunciati si procuravano le più recenti uscite discografiche,cinematografiche e videoludiche. Solo nel 2006 in Italia, la musica illegalmente diffusa via internet ha causato danni all'industria per 70 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i diritti degli autori e l'evasione fiscale connessa al traffico illecito. La pirateria musicale nel nostro Paese ricopre circa il 26% del mercato e ha visto crescere sensibilmente anche lo scambio illecito attraverso reti P2P che si somma alla pirateria tradizionale e che pone l'Italia tra ai Paesi con i livelli più preoccupanti di contraffazione. La musica legale diffusa sulle piattaforme di distribuzione via internet è crescita in Italia del 44 % nei primi sei mesi del 2007. Più di 5 milioni di titoli sono disponibili oggi per il download legale nei vari store digitali.