Sebbene non sia facile individuare esattamente il momento in cui sia accaduto, è evidente come la musica italiana abbia subito un profondo cambiamento per cui i confini formali tra indie e mainstream, tra major e label indipendenti, sembrano essersi progressivamente consumati. Questo accade anche perché il settore musicale rappresenta un contesto in cui l’accesso ai contenuti tramite tutti i canali disponibili è oggi la pratica di consumo più diffusa e si sta sostituendo al possesso di supporti fisici come il cd. Le nuove condizioni di ascolto e lo sviluppo di nuovi modelli di business sembrano aver determinato come riflesso, quindi, l’abbattimento di limiti tra le produzioni indipendenti e quelle cosiddette “main stream”. Sempre più le multinazionali si dedicano a progetti artistici che hanno un valore locale, fondamentale per lo sviluppo del repertorio domestico, così come etichette indipendenti sono sempre più in grado di sviluppare progetti artistici dal respiro nazionale. Quali sono gli aspetti comuni e quali quelli peculiari che distinguono o meno le differenti esperienze artistiche e discografiche? Ne parleremo alla Social Media Week di Roma, mercoledì 13 Settembre alle 17.45 #SMWRME