Un cd su tre proviene dal mercato illegale

23 maggio 2006

Ma la lotta contro la pirateria mostra i primi confortanti risultati

  • Il rapporto 2005 dellIFPI sul commercio illegale di CD, stila la classifica dei primi dieci Paesi dove il fenomeno è più eclatante
  • La Spagna è la principale nazione europea nella quale la pirateria ha raggiunto livelli preoccupanti. Italia esce da top ten ma livelli pirateria ben oltre media europea
  • Il mercato illegale dei cd negli ultimi 5 anni ha mostrato una leggera contrazione
Un cd su tre, venduti su scala mondiale, è costituito da una copia contraffatta: questo tipo di traffico illegale permette al mercato della pirateria di guadagnare 4.6 miliardi di dollari, rafforzando le organizzazioni criminali a scapito di nuovi investimenti e nuove opportunità di lavoro. Nonostante il problema sia su vasta scala, numerosi Governi hanno promosso negli ultimi 18 mesi importanti ed incoraggianti iniziative contro il mercato della contraffazione, comè ampiamente riportato dal documento dellIFPI 2005 che analizza la diffusione del commercio illegale di CD. Nel 2004 sono stati venduti 1.2 miliardi di cd piratati causando un calo del 34% sul totale dei dischi venduti a livello worldwide. Negli ultimi cinque anni il mercato della pirateria ha mostrato i primi segni di rallentamento, grazie ad efficaci azioni di contrasto messe a punto in diversi Paesi compresi la Spagna, dove il fenomeno è ancora elevato e buona parte del Sud America. I primi risultati si iniziano ad intravedere: lanno scorso è stato registrato il livello record di sequestri di cd pirata, mentre il sequestro di masterizzatori e sistemi di contraffazione nel 2004 sono raddoppiati rispetto allanno precedente. La vendita di cd illegali ha superato nel 2004 il mercato legittimo in ben 31 Paesi, includendo per la prima volta il Cile, La Repubblica Ceca, la Grecia, lIndia e la Turchia. LIFPI ha scelto la Spagna come primo paese europeo nel quale lanciare il rapporto 2005, visto che si sono registrati seri problemi di contraffazione, soprattutto legati alla diffusione di cd pirata che ha contratto il mercato di un terzo negli ultimi tre anni. La Spagna si è classificata tra i primi dieci nella top ten stilata dallIFPI, un paese dove la pirateria ha fatto registrare numeri preoccupanti, e dove sono necessarie urgenti misure di contrasto da parte del Governo. Fanno parte della classifica anche Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Pakistan, Pasaguay, Russia e Ucraina. Vale la pena sottolineare la presenza di altre quattro nazioni, Bulgaria, Canada, Corea e Taiwan dove la pirateria, sia fisica sia ondine, rappresenta un grosso danno per il mercato discografico locale. John Kennedy, CEO e Chairman dellIFPI ha spiegato che lindustria musicale combatte la pirateria perché essa rappresenta un pericolo per lintero mercato e potrebbe pregiudicarne le sorti future. Miliardi di dollari sono stati investiti nel lancio e nella promozione di 100 mila album in un solo anno, e questo è possibile solo quando vi è unefficace e forte azione di tutela del copyright. Noi abbiamo lanciato questo rapporto in Spagna prosegue Kennedy per una buona ragione. Essa rappresentava uno dei mercati più prosperi in tema musicale, sia in riferimento alla qualità dei prodotti offerti sia allindustria presente. Oggi la Spagna è il paese europeo ad aere il più serio problema di pirateria e necessita di urgenti provvedimenti di contrasto da parte delle autorità governative che, al corrente del fenomeno ormai dilagante, hanno annunciato piani di contrasto alla pirateria. Siamo in attesa di vedere concretamente quali azioni saranno adottate e che risultati si registreranno. Il report 2005 evidenzia che, nonostante lincremento di Internet nel business della musica, la lotta contro la pirateria tradizionale grandi quantitativi di cd prodotti sia in piccoli laboratori o in grandi fabbriche è la grande priorità per tutta lindustria musicale. LItalia non è più nella top ten stilata dallIFPI, questo grazie soprattutto allefficace azione di contrasto e prevenzione adottata negli ultimi anni dalle forze dellordine. Nonostante questo comunque, il fenomeno è ben radicato soprattutto in regioni come la Campania, la Sicilia, lEmilia Romagna, e il 25% del prodotto, discografico è ancora contraffatto. Lo testimonia il sequestro di un milione e 400 mila cd nel solo 2004. Da rilevare anche la forte presenza di organizzazioni criminali di stampo camorristico che controllano il mercato della contraffazione musicale in Italia come recentemente evidenziato da indagini della magistratura. Classifica dei Top Ten: (% dove il fenomeno della pirateria è fortemente radicato) Brasile (52%) Cina (85%) India (56%) Indonesia (56%) Messico (60%) Pakistan (59%) Paraguay (99%) Russia (66%) Spagna (24%) Ucraina (68%)