Copyright e Big data |I codici ISRC: nasce un portale per riconoscere i brani musicali

15 marzo 2016

L'ISRC (International Standard Recording Code) è il sistema standard di identificazione per le registrazioni musicali e consiste nell'assegnazione univoca tra un codice ed ogni singola registrazione o video musicale in modo tale da garantire che l'utilizzo dei codici possa essere tracciato e monitorato. IFPI gestisce il sistema ISRC a livello globale sotto le disposizione dell' International Organisation for Standardisation. Uno dei fattori essenziali nella gestione dell'enorme mole di informazioni che ogni giorno viene generata da miliardi di stream su piattaforme digitali, radio, tv e altri segmenti di mercato è rappresentata dal dna presente nelle registrazioni musicali. Le transazioni che accompagnano l'utilizzazione di musica deve poi risultare in un efficace sistema di distribuzione dei proventi che faciliti i titolari di copyright, siano essi etichette discografiche, società di gestione collettiva o management degli artisti. Con questo spirito IFPI, la Federazione internazionale che rappresenta l'industria discografica, ha creato un nuovo portale che permette facilmente di identificare le registrazioni musicali, grazie ad una collaborazione con Sound Exchange, la prima collecting dei diritti musicali a livello mondiale. Il data base dei codici ISRC permette di accedere a quasi 20 milioni di registrazioni uniche consentendo di identificare velocemente i dati associati alle registrazioni musicali. Un'iniziativa volta ad incrementare la trasparenza e l'efficienza dell'utilizzo dei dati nel settore discografico. Per la prima volta, i codici ISRC saranno accessibili pubblicamente e tracciabili. Secondo Frances Moore, Ceo di IFPI: "Il portale di ricerca dei codici ISRC fornirà un maggiore livello di accessibilità per supportare i musicisti, i performer, i manager, gli editori, e molti altri ancora, tutti potranno sapere dove è stata utilizzata la propria musica. Sarà inoltre facilitata una più accurata copertura della musica digitale. Considerata la quantità di dati che progressivamente avremo a disposizione, proseguendo con l'era digitale, questo strumento potrà risultare vitale per garantire una migliore comunicazione nell'ecosistema musicale". Cary Sherman, Presidente della RIAA ha aggiunto come lo strumento renderà sempre più facile e rapido il pagamento dei diritti musicali a livello globale. Lo strumento online, si sviluppa come una estensione del sito di gestione dei codici ISRC e permetterà a tutti di effettuare una ricerca sia per artista-track che per ISRC. I dati selezionati potranno essere trasferiti in un carrello e scaricati in formato csv. Una prova di quanto i bigdata siano diventati determinanti nella gestione di informazioni essenziali per garantire la distribuzione dei proventi finanziari nel settore musicale, dove, ad esempio, il digitale ormai costituisce oltre il 40 % del mercato. Infatti, come ci ha confermato Michael Huppe, Presidente di Soundexchange, la mancanza di dati accurati ha penalizzato gli aventi diritto, con dati approssimativi forniti dagli utilizzatori. Con questo tool ogni copyright owner può verificare in diretta lo stato del dna delle proprie registrazioni. Il sito si propone come un importante primo passo per accrescere l'accuratezza, il livello di automazione e l'efficienza nella gestione dei dati per chi sostiene l'uso della musica digitale da parte dei broadcaster, dei servizi di musica digitali e da ogni compagnia che utilizza la musica online.