Blocco Fondi Banda Larga danno per lo sviluppo dei contenti digitali

5 novembre 2009

Per FIMI-CONFINDUSTRIA, federazione dell'industria musicale italiana, il blocco degli 800 milioni di euro destinati come fondi per la banda larga, porterà ad aggravare il ritardo dell'Italia nelle reti digitali e soprattutto danneggerà lo sviluppo dei contenuti online. "Mentre la maggior parte dei Paesi industrializzati mette al centro della propria strategia le reti e di conseguenza l'offerta di contenuti, l'Italia si ferma, lasciando così scappare il treno più importante per il futuro dell'economia digitale" - ha affermato il Presidente di FIMI, Enzo Mazza, ai margini di un incontro sulla previdenza nel settore dello spettacolo.

"Oggi è la musica ad essere il primo settore che sta costruendo modelli di business online, ma presto saranno il cinema, l'editoria, la televisione. Bloccare i fondi significa uccidere nella culla le potenzialità di sviluppo anche dei contenuti che nelle reti di nuova generazione saranno fondamentali" ha concluso Mazza.

Sempre nella stessa occasione sono stati resi noti i dati della lotta alla pirateria digitale da parte di FPM, federazione contro la pirateria musicale che nelle ultime settimane ha ottenuto la rimozione di oltre 150 mila link dai maggiori siti cyberlocker e torrent, link che consentivano milioni di download abusivi di brani musicali del repertorio italiano.