Legge italiana sull’AI: incompatibile con copyright e AI Act
Nei giorni scorsi, in occasione del Consiglio EU dei Ministri della Cultura, alcuni degli Stati membri hanno preso una forte posizione in materia di tutela dei diritti d’autore e intelligenza artificiale.Una evoluzione rilevante da noi in questi giorni in cui va a concludersi l’iter per il disegno di legge AI italiano, che appare ora incompatibile con la stessa posizione espressa dal Governo italiano in sede europea. Paesi UE su AI e diritto d’autore: le posizioni Francia, Ungheria, Italia e Portogallo hanno sottolineato le opportunità e le sfide generate dall’adozione rapida e diffusa dell’intelligenza artificiale a uso generale (GPAI) per i settori culturale e audiovisivo, in particolare per quanto riguarda il rispetto dei diritti fondamentali, in particolare il diritto d’autore e i diritti connessi. Le posizioni espresse sono molto rilevanti, data anche la complessa situazione emersa nel corso della definizione della terza bozza Codice di buone pratiche per l’AI. Vediamo nel dettaglio le questioni sollevate dagli Stati indicati ai quali si era già aggiunta anche la Spagna nei giorni precedenti con una lettera ufficiale recapitata alla Commissione. Impatto strategico sulla sostenibilità delle industrie culturali e creative europee L’uso crescente dei modelli di intelligenza artificiale generativa ha profondamente influenzato le industrie culturali e creative, sia dal punto di vista economico che giuridico, generando nuove sfide in materia di protezione e gestione dei diritti d’autore. Una risposta adeguata e tempestiva a queste sfide è essenziale per garantire la sostenibilità economica e la diversità culturale dell’EU, salvaguardando al contempo i diritti degli autori e i diritti dei titolari di diritti connessi. Possibilità di intervento...
03/06/2025