Tutelare la creatività nell’era dell’IA generativa: come fare
L’intelligenza artificiale generativa rimane al centro del dibattito mentre avanzano le proposte di regolazione europea e i tribunali iniziano a confrontarsi con le prime iniziative giudiziarie contro le piattaforme. Il dibattito su IA generativa proprietà intellettuale e copyright Del tema si è anche occupato l’evento organizzato a Roma dal Sottosegretario per i beni culturali con delega al diritto d’autore Lucia Borgonzoni ““Intelligenza Artificiale: creatività, etica, diritto e mercato” con il coinvolgimento di esperti nazionali ed internazionali. “L’Italia” ha detto Borgonzoni, “saprà occupare una posizione centrale nella discussione attorno alle opportunità e alle sfide lanciate dall’uso dell’intelligenza artificiale generativa nel campo delle industrie creative, che si sta consumando a livello globale ai più alti tavoli istituzionali.” Il nostro Paese, effettivamente, avrà la prossima presidenza del G7 dove, come si è visto con lo statement di Hiroshima, l’AI generativa e i riflessi sulla proprietà intellettuale e copyright saranno in agenda. L’Artificial Intelligence Act Il diritto d’autore compare anche nell’ambito dell’Artificial Intelligence Act in discussione al trilogo di Bruxelles dopo il voto al Parlamento EU sulla proposta di regolamentazione europea. Come è noto, il testo del Parlamento EU è stato modificato includendo in particolare i foundation model, ovvero i modelli di base dell’intelligenza artificiale generativa la cui regolamentazione è prevista dall’art. 28 (b La proposta di regolamento prevede (Articolo 28b, para. 4c, Allegato VIII, art. 60g) che, laddove i dati di formazione siano protetti da diritti d’autore di terzi, la piattaforma a dovrà fornire una sintesi pubblica di tali dati. Inoltre, sarà obbligatorio dovrà informare gli utenti che...
03/10/2023