Il contributo economico dell’industria musicale al PIL dell’Unione Europea
È stato pubblicato in occasione della Milano Music Week il rapporto internazionale realizzato da Oxford Economics sull’impatto economico dell’industria musicale in Europa. Il report quantifica il valore aggiunto lordo, l’occupazione e i contributi fiscali con il quale il settore musicale contribuisce all’economia dei 27 Stati membri dell’Unione europea e del Regno Unito nel 2018. Si tratta del primo sforzo di misurazione del settore compiuto nel continente in quanto l’industria musicale nel suo complesso è stata sempre analizzata in maniera poco approfondita dai dati degli istituti nazionali di statistica. Nel report si infatti delineato con chiarezza una metodologia basata sui principi dell’Organizzazione mondiale della Proprietà intellettuale (OMPI/WIPO) che riunisce case discografiche; editori musicali; studi di registrazione; autori; artisti; management degli artisti; organismi di gestione collettiva; radio musicali; televisioni musicali; servizi di musica digitale; rivenditori di musica fisica; produzione di eventi musicali dal vivo; location di concerti; produzione e vendita al dettaglio di strumenti musicali; strumenti e attrezzature musicali; merchandising; e insegnanti di musica. La metrica chiave analizzata in questo rapporto, ovvero il Valore Aggiunto Lordo (GVA) contributo al PIL. Il valore aggiunto lordo è una metrica di produttività che misura il contributo ad un’economia o di un settore. Il valore aggiunto lordo fornisce un valore in euro per la quantità di beni e servizi prodotti, meno il costo di tutti gli ingressi e le materie prime direttamente attribuibili a quella produzione, quindi qualcosa che non si ottiene solo sommando il fatturato del settore. Le stime dell’impatto del settore sono state realizzate con quattro metriche: il suo...
24/11/2020

