Il futuro degli eventi musicali è in streaming?
Nei giorni scorsi anche in Italia sono stati annunciati i rinvii definitivi di molti eventi al 2021. Le principali agenzie di live hanno atteso le indicazioni del Governo sulle riaperture limitate dal 15 giugno e hanno preso decisioni che di fatto cancellano i grandi concerti nell’anno in corso. Ma come si sono mossi i fan di musica durante l’emergenza Covid-19 e soprattutto come si comporteranno in futuro? Alcune ricerche hanno provato a cercare delle risposte. In Canada, la società Abacus Data, ha studiato il sentiment dei fan per conto della principale associazione dell’industria “Music Canada”: il primo fattore emerso è che il consumo di musica è aumentato, un segnale che testimonia come nella musica si sia cercato – e trovato – conforto e sostegno contro lo stress. Il 35% degli intervistati ha infatti raccontato di aver aumentato l’ascolto di musica rispetto al periodo precedente la pandemia, mentre il 31% ha detto di aver guardato più video online degli artisti e in generale di musica e il 24% ha aumentato la visione di concerti registrati. Blindati in casa e sull’orlo di una crisi di nervi, otto intervistati su dieci hanno poi confermato come la musica sia stata un importante aiuto contro lo stress e il 55% ha confermato di aver scoperto nuova musica durante il lockdown, mentre il 43% ha ammesso di aver scoperto nuovi artisti. La cancellazione degli eventi è stata una brutta notizia per i fan di musica: il 58% ha confermato di essersi sentito peggio durante il lockdown a causa della mancata possibilità di accedere ai concerti....
25/05/2020